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La corazzata in gonnella



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Prima non era mai successo, che una donna indossasse a Sulmona la fascia tricolore. Figuriamoci che alle donne fosse affidata la sorte della città. Sì, perché quella appena insediata a palazzo San Francesco non è un’amministrazione con punte di rosa, ma una vera e propria corazzata in gonnella. Non solo il più alto numero di presenze nella storia dell’assise, ma anche le cariche più importanti. C’è la sindaca Annamaria Casini, le due assessore Mariella Iommi (che anche vice sindaco) e Alessandra Vella, c’è la presidente del consiglio Katia Di Marzio e le consigliere Roberta Salvati e Deborah D’Amico. E non è finita, perché la testa della macchina burocratica, anche se già c’era, è per due terzi donna: Catia Panella e Filomena Sorrentino. E a guardare le loro deleghe, non ci sono solo le scontate Pari opportunità (che a questo punto spetterebbero ad un uomo): alla Iommi, ad esempio, vanno tra le altre anche le deleghe al Sociale, all’Urbanistica e al Centro storico. Tre voci che fanno numeri e budget. Come budget fanno Rifiuti, Contenzioso, Patrimonio e Partecipate che si è prese Alessandra Vella, delegata anche all’Ambiente che con la Snam alle porte non è proprio cosa da poco. E che dire della sindaca Casini, che si è tenuta strette le deleghe alla Cultura e al Turismo (dirimenti per la vocazione di Sulmona) e ovviamente quella dei Finanziamenti comunitari, nazionali e regionali. Con la Di Marzio che ha avuto la meglio sui due litiganti (Santilli e Pantaleo) e la Salvati che è tornata ad occupare la sedia della segreteria di presidenza. Donne in prima linea, insomma, convinte e consapevoli del valore aggiunto del loro genere. Che non è solo quello di avere più gusto nel vestire (con una audace Salvati in zebrato all’esordio), ma soprattutto la determinazione, il coraggio, l’empatia, l’ostinazione e il gioco di squadra, che universalmente le si riconosce nel mondo del lavoro e non solo. Molti e autorevoli studi lo sostengono: le donne sono quelle che arrivano più facilmente a cogliere gli obiettivi perché antepongono questi alla lotta per il potere. Che poi è stata la cronaca politica di Sulmona negli ultimi quindici anni. Come diceva Margaret Thatcher: “In politica, se vuoi che qualcosa venga detto, chiedi ad un uomo. Se vuoi che qualcosa venga fatto, chiedi ad una donna”. Dopo 26 anni il Regno Unito torna “a fare”, con una donna primo ministro (Theresa May) e in un momento molto delicato per il futuro degli isolani. Che saranno pure diventati extracomunitari, ma non sono extraterrestri.
Grizzly


postato il 15/7/2016

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