CRONACA

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20283Sulmona

Consiglio pastorale, no all’unanimità alla soppressione della diocesi

Continua l’appello per la salvezza e l’autonomia di Sulmona Valva. Il vescovo "Una diocesi che va rispettata, per la sua storia, per le persone, per il territorio"

Documento senza titolo

Non si arrende Angelo Spina e nemmeno il Consiglio Pastorale Diocesano che ha ribadito all’unanimità il chiaro no alla soppressione della diocesi di Sulmona-Valva.
La rigida forbice del riordino “dai piani alti” vedrebbe Sulmona Valva, comunità al disotto dei 90 mila abitanti una diocesi da depennare. Uno scoglio che pesa sulla comunità e sullo spirito. Questione di numeri, di ragioneria più che concistori di anime, che si aggiunge alla carrellata di spoliazioni che imperversa sulla città. La disposizione c’è e se non arriverà un segno divino la circoscrizione vescovile con la sua storia, 1500 anni di vita, dovrà chiudere i battenti.
“Una diocesi che va rispettata, tutelata che non deve essere soppressa né accorpata, per le persone, per la sua storia e perché sarebbe una perdita in un territorio orograficamente complesso e impoverito come il nostro” le parole del vescovo che invita al dialogo e ad attendere il documento redatto dal Consiglio che sarà pubblicato sul sito della diocesi già da giovedì. Documento che nei prossimi giorni sarà posto all’attenzione della Conferenza Episcopale Italiana e alla Conferenza Episcopale Abruzzese-Molisana.
Dopo gli appelli, i consigli, la lettera al Presidente della Cei Angelo Bagnasco, anche il Consiglio Pastorale Diocesano torna a chiedere l’autonomia di Sulmona Valva col suo vescovo. Una richiesta che se bocciata contribuirà ad un sensibile calo di ricchezza umana, economica e soprattutto spirituale.
Una contrarietà alla soppressione espressa trasversalmente dagli uomini in abito talare, dai laici e anche dai cittadini.
Il ragionamento alla base del taglio, quello della ragioneria dei conti, del criterio demografico, poi però toccherebbe guardare i numeri e “le pagliuzze” delle altre diocesi, come ad esempio quella di Lanciano-Ortona che risulta essere ben al di sotto della cifra incriminata dei 90 mila ma a quanto pare non ancora raggiunta dal provvedimento.
Questione umane, questione di “cifre”, nell’attesa del nuovo verdetto che pioverà sulla testa della valle, in una città svuotata, deserta, che smarrisce il senso e la rotta, l’ennesima.
Anna Spinosa


postato il 9/7/2016 alle ore 10:30

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Commenti
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Postato da nuova sulmona alle 8:34 di domenica 10 Luglio 2016
...ci sarà una nuova spoliazione....per il nostro territorio...la fine del tunnel...e'' ancora "molto" lontana...




 

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